TRAMUTATI TERRITORI, IL WORKSHOP
Workshop di indagine fotografica sul territorio fermano, condotto da Claudio Marcozzi.
Il progetto ha origine dalla mostra “Tramutati Territori” (Claudio Marcozzi-Fotografia, Ciro Stajano-Pittura) già esposta in versione ridotta al Centro Studi Osvaldo Licini nell’ambito del Premio Volponi 2014 e poi parcheggiata per forza maggiore (avvicendamenti politici, terremoto) facendosi carico di tutte le motivazioni della mostra stessa: le trasformazioni del paesaggio agricolo, produttivo, urbano e sociale per l’adattamento alle esigenze sopravvenute nel corso dei decenni.
Nella contemporaneità, contrassegnata da un’accelerazione storica senza precedenti, contesti rurali e paesaggi urbani hanno subìto sconvolgimenti profondi e sconsiderati per soddisfare gli interessi di pochi, ai danni di tutti: cementificazione, deforestamento, inquinamento, incuria per la memoria storica e per il patrimonio naturale minano la nostra salute, uccidono la nostra cultura, in una dimensione legata solo all’attimo presente, senza rispetto per il passato e senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future. (dalla presentazione di Daniela Simoni).
L’area da prendere in esame è quella compresa tra le valli dell’Aso e del Chienti, una fascia che va dal mare alla montagna e rappresenta quello che di più tipico sa esprimere il paesaggio marchigiano: scene idilliache, coltivazioni rigogliose, centri abitati pittoreschi in cima alle colline, ma anche erosione, abusi e tutte le realtà sopraggiunte insieme all’industrializzazione: lo spopolamento delle campagne, l’urbanizzazione e le modificate destinazioni degli spazi.
A tutto questo dedicheremo i nostri sguardi, senza malinconia per quello che non c’è più e senza condanna o ammirazione per le situazioni in divenire, ma con l’attenzione critica necessaria a
svolgere una campagna di documentazione che sia efficace per fare il punto della situazione provocando riflessioni, e possa essere utile alle amministrazioni locali e alle diverse professionalità
coinvolte nella gestione del territorio.
Non è la denuncia il fine ultimo ma la registrazione degli stati di fatto, con lo stesso spirito delle missioni periodiche europee, come quella della Datar (Délégation interministérielle à
l’aménagement du territoire et à l’attractivité régionale) e simili, che il governo francese ha affidato ai fotografi (Josef Koudelka, Raymond Depardon, Gabriele Basilico, ecc.) e che tanto utili si sono rivelate, nel tempo, per la comprensione dei problemi e la pianificazione degli interventi.
Nessuno meglio dei fotografi ha la possibilità e la capacità di svolgere questo compito con la sensibilità necessaria da tradurre in efficacia visiva immediata.
Il workshop, della durata di circa otto mesi, prevede cicli di incontri in aula (sei di programma, ma senza un limite fisso) dedicati a lezioni teoriche, preparazione delle uscite e analisi del materiale
prodotto. Le uscite per le riprese saranno dodici in gruppo, a queste se ne aggiungeranno altre individuali ad incarico che avverranno dopo aver suddiviso il territorio in zone e tipologie di studio
ben definite, ripartite tra i fotografi partecipanti.
Non è un workshop destinato a chi ama solo le belle vedute in fotografia e a chi del paesaggio interessa solo l’estetica ma a chi il paesaggio lo vuole anche capire, a chi è interessato a cogliere gli
intrecci della terra con l’umanità che la vive e la trasforma.
Un workshop, in fin dei conti, pensato non solo per i fotografi (chiunque sia in possesso di attrezzature atte a riprendere immagini, cellulari compresi) ma per tutti gli amanti del paesaggio, per
chi è capace di scriverne, per chi lo progetta, per chi lo gestisce e per chi lo vive.
L’editing finale delle immagini è destinato alla realizzazione di una mostra e di un audiovisivo, da presentare parallelamente alla versione completa dell’esposizione Tramutati Territori (Marcozzi /
Stajano).
Si prevede anche l’edizione di due cataloghi, dedicati alla mostra d’arte Marcozzi/Stajano e alla campagna fotografica sul territorio preso in considerazione.
Copia del materiale prodotto durante il workshop resterà in gestione alla Fototeca Provinciale di Fermo gestita dall’Associazione Altidona Belvedere, a disposizione di enti ed istituzioni che ne
faranno richiesta, nel rispetto della normativa vigente sul diritto d’autore.
BOZZA DI PROGRAMMA E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Il gruppo dei fotografi lavorerà insieme al docente in occasione delle uscite durante i workshop in programma e individualmente dopo la suddivisione del territorio in aree di competenza con
incarichi specifici. Alla fine di ogni workshop si controllerà la produzione per valutare qualità e attinenza ai temi. Ogni fotografo dovrà consegnare in seguito la propria selezione da archiviare per
l’editing finale. Contemporaneamente saranno assegnati i compiti individuali a seconda delle preferenze di ciascuno per uno o più dei temi o delle zone da prendere in considerazione.
La selezione finale per la mostra e il libro-catalogo sarà curata dal docente.
LE TAPPE DELLA CAMPAGNA FOTOGRAFICA IN SEI WORKSHOP:
Novembre 2018, dal 2 al 4
Dicembre 2018, dal 7 al 9
Febbraio 2019, dall’1 al 3
Marzo 2019, dall’1 al 3
Maggio 2019, dal 10 al 12
Giugno 2019, dal 21 al 23
Suddivisioni tematiche:
La costa
Le colline e i castelli
I centri storici
Il centro storico di Fermo
I beni culturali isolati nel territorio
Le periferie
Il paesaggio agricolo (colture, abitazioni)
I corsi d’acqua
Le vie di comunicazione
Le zone produttive
La montagna
La stessa inquadratura a distanza di decenni
Programma di ogni workshop
Venerdì dopo cena: teoria e programmazione. Sabato intera giornata e domenica mattina: uscite per riprese. Domenica pomeriggio: editing, considerazioni e piano futuro.
Quota di partecipazione: 400 euro (dilazionabili) per tutti i sei workshop, compresa la tessera dell’Associazione Altidona Belvedere / Fototeca Provinciale di Fermo.
Quote per chi entra nel progetto dopo la prima tappa di novembre: dicembre 350€, febbraio 300€, marzo 250€, maggio 200€, giugno 150€. Il costo di un solo workshop è di 150€.
Previsione patrocini: MiBACT, Touring Club Italiano, Italia Nostra, FAI, Fototeca Provinciale di Fermo, oltre agli enti locali.